Le origini della Penisola Sorrentina

 

 

Le più antiche testimonianze preistoriche della Penisola Sorrentina risalgono al paleolitico medio e mesolitico. Nelle epoche successive i ritrovamenti archeologici hanno evidenziato una frequentazione continua tra Piano di Sorrento e Punta Campanella. Il primo popolo che giunse in Penisola di cui si hanno prove certe fu quello degli Osci, popolo dell'Italia meridionale a cui successivamente si unirono i Fenici, all'epoca già molto progrediti. Insieme, questi due popoli edificarono Stabia e Sorrento. Altri studiosi affermano che Sorrento fosse la più antica città del Golfo di Napoli, mentre altri sostengono che a fondarla siano stati gli Lestrigoni, popolo proveniente da Gaeta; altri ancora sostengono che sia stata fondata dai Cimmeri, popolo proveniente dalla odierna Crimea. Nell'89 a.C. Sorrento divenne municipio romano. La splendida "Surrentum" divenne così luogo di villeggiatura per i ricchi romani: si racconta che anche Cesare Augusto e Nerone possedessero una villa, mentre Tiberio ci venisse spesso dalla vicina Capri. L'eruzione del Vesuivio del 4 agosto 79 d.C. non distrusse Sorrento, ma alcuni storici affermarono che parte della costa sprofondò. Nel 1494 Carlo VIII si impadronì del regno di Napoli, ma già nel 1496 Giovanna D'Aragona riprese possesso del Napoletano e quindi di Sorrento. Quando, nel 1501, i Francesi, unitamente all'Ammiraglio genovese Andrea Doria, attaccarono Ferdinando D'Aragona, Sorrento, Piano e Vico si schierarono con lui e si arresero solo quando le truppe di Re Luigi XII di Francia invasero tutto il Regno di Napoli. Intanto, Luigi XII propose al Re di Spagna Ferdinando il Cattolico la spartizione del Regno; vistosi tradito, Ferdinando D'Aragona rinunciò al regno di Napoli in cambio del ducato di Angiò in Francia. Francesi e Spagnoli scesero in guerra e nel 1505 il Regno di Napoli e Sicilia passò agli Spagnoli. Tale dominio durò circa due secoli. Quando il 23 dicembre 1798, Ferninando VI lasciò Napoli, i giacobini proclamarono la Repubblica e nel successivo governo trovarono posto due rappresentanti della penisola Sorrentina. Intanto nasceva l'astro napoleonico: nel 1806, i Francesi sottomisero il Regno di Napoli e il loro dominio durò circa un decennio. L’ 8 gennaio 1808 si determinò il distacco di Piano di Sorrento nel 1819 di Meta di Sorrento e nel 1866 di Sant’Agnello che formarono comuni autonomi.  Dall'aprile 1927, con il R.D. n° 598, i comuni di Meta, Piano di Sorrento, Sant'Agnello e Sorrento formarono la "grande Sorrento". L'unione dei quattro Comuni cessa dal febbraio 1946 con Decreto Luogotenenziale n° 182.