Le Palme

 

La domenica delle Palme e’ per gli abitanti della penisola sorrentina, una delle tradizioni più sentite ed attese, soprattutto dai fanciulli.

In penisola, le palme, sono sostituite da rami d’ulivo adornati con caciocavalli mignon, treccine e, ricoperti da una miriade di fiocchetti multicolori, realizzati in carta velina.

Un'altra tradizione locale é quella di preparare delle palme che vengono confezionate utilizzando dei confetti.
I
fiori di confetto sorrentini invece sono legati ad una antica leggenda. Si racconta, che i Saraceni intraprendevano frequenti incursioni e saccheggi in penisola sorrentina. Un giorno, vista l'incombente minaccia, i sorrentini cercarono di mettersi in salvo nella loro Cattedrale, dove si raccolsero in preghiera per essere risparmiati dalla distruzione e da morte certa. Le loro preghiere furono accolte, e, le navi Saracene, si inabissarono in prossimità della costa sorrentina. Soltanto una fanciulla, schiava dei saraceni, riuscì a sottrarsi alla morte, e, raggiunta a nuoto la Marina Grande, giunse in Cattedrale, dove fu accolta premurosamente dalla popolazione e, per ringraziarla, sciolse il sacchetto che aveva al collo e, ne depositò il contenuto sull'altare: erano confetti colorati.
Le
palme sorrentine sono delle eccellenti opere di artigianato locale, a monte, vi e' una lavorazione molto complessa che viene tramandata di generazione in generazione. Una grande passione ed una certosina manifattura guida coloro che si impegnano in questa produzione artigianale.
La lavorazione avviene riscaldando dei bastoncini di metallo in cui poi verranno infilati, uno per uno i confetti. La seconda fase prevede la creazione di “boccioli di confetti” che verranno assemblati tra di loro, con l'aggiunta di merletti, fiori e foglie colorate che daranno vita a dei
"fiori di confetti" .
Le
"palummelle" o (colombine) sono delle altre creazioni in uso, che che man mano sta scomparendo e che viene ricordata dai nostri nonni.
Per la realizzazione di queste, vengono impiegati i rami della pianta del fico, gli anziani sostengono che, le più idonee sono quelle dei fichi appellati
"fichi e' vottaro".
I rami sono di forma tubolare e contengono all'interno una leggera membrana bianca, che fatta fuoriuscire con l’aiuto un ramo piu' piccolo, possibilmente liscio , il quale viene infilato nell’interno del ramo di fico, piano piano, fino a fare uscire la pellicola che viene poi lavorata lasciandola per pochi minuti in acqua, questa si presta facilmente alla creazione di
piccole colombe che verranno poi collocate sui rami d'olivo.