Rassegna Teatrale Amatoriale “Mascherestive”

 

2012

Bando III Rassegna Nazionale Teatro Amatoriale "Mascherestive"
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Bando III Rassegna Nazionale Teatro Amatoriale "Mascherestive"
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Giovedì 19 luglio

Compagnia “Teatro Mio”

 

Vico Equense (Na)

 

Due Gemelli Napoletani

 

Due atti di Tato Russo

 

I protagonisti sono i due gemelli Menecmo e Fosicle. Quest’ultimo, dopo la scomparsa del fratello rapito, viene ribattezzato per nostalgia dal padre Mosco, anch’egli Menecmo. Menecmo e Menecmo dunque….. Menecmo è un noto e stimato avvocato napoletano che con la complicità del suo compagno schiavo liberato Spazzola ama tradire la propria moglie Dorippide sostenuta nel suo dolore dalla devota schiava con l’avvenente Erozia , una meretrice che ha al suo seguito le voluttuose Fisicle , Fisilide, e Cilindro un cuoco dalla “spiccata” personalità , l’altro… Menecmo è, invece, un po’ più rozzo, meno educato, segnato dall’accento di Capua, giunto a Napoli con il suo fido schiavo Messenione, alla ricerca della sua famiglia e magari anche, di una vita più agiata. L’istrionico attore si dimena a destra e a manca, nell’alternarsi serrato dell’interpretazione dei due gemelli che sembrano rincorrersi sulla scena senza afferrarsi mai.
Un’amante da accontentare, un tradimento da occultare, un pranzo, una veste e un bracciale, lo scambio di persona, i fraintendimenti… Voce al prologo. Che la commedia degli equivoci abbia inizio!

 


 

Giovedì 26 luglio

Compagnia“Compagnia dei Teatranti”

 

Bisceglie (Bt)

 

Il mistero dell’assassino misterioso

 

Due atti di Lillo e Greg

 

E’ in scena un giallo. Un giallo dai toni brillanti, di chiara matrice anglosassone. Il detective Mallory ha riunito nel salone principale del castello i sospetti assassini della Contessa Worthington. Ma soli dopo cinque minuti uno degli attori ha un malore e sviene. Si chiude il sipario, si cerca di tranquillizzare la platea, si chiede un po’ di pazienza. Quando sembra non esserci altra soluzione che annullare lo spettacolo, il tecnico audio si offre d’interpretare il ruolo vacante. Malgrado le resistenze del regista-attore lo spettacolo riprende con il nuovo attore. Le difficoltà crescenti dell’improvvisato attore, la sua cialtroneria, la sua arroganza minato la trama del giallo, scatenando via via gli egoismi e le meschinità degli altri attori disposti a tutto pur di prendersi un applauso in più e non affondare con la nave.

 


Lunedì 30 luglio

Compagnia “Il Sipario”

 

Agropoli (Sa)

 

Un amore quasi perfetto

 

Due atti di Mario Brancaccio

 

Si tratta di una esilarante, travolgente commedia tratta dal repertorio francese del fine ‘800. Una coppia di coniugi si trova alle prese con l’imprevisto problema accorso alla figlia novella sposa: suo marito non è come credeva. La sua personalità maschile è fragile, il suo carattere è poco volitivo. Gli esperti genitori si mettono all’opera per risolvere il problema del genero, e da qui partono per una serie di girandole comiche, che aggrovigliano di più il caso. In più l’ex spasimante della giovane sposa non recede dal proposito di approfittare della situazione e riprendersi l’adorata fanciulla vittima di Un amore quasi perfetto!

 


Giovedì 2 agosto

Compagnia “A Zeza”


Sant’Agnello (Na)

 

Te gusta la rivista?

 

Due atti di Marino Gennarelli

 

Ambientata nel 1943, questa commedia racconta della compagnia “Spero Sani “ e “Lina Virzi” giunti in un paesino di montagna dell’entroterra campano. Il primo atto è incentrato sulle vicende dei componenti della compagnia e sula preparazione degli stessi per lo spettacolo di varietà “Te gusta la rivista?”. Il secondo atto, invece, è la messa in scena vera e propria dello spettacolo.


 

Giovedì 9 agosto

Compagnia “Avalon”

 

Battipaglia (Sa)

 

Tressette con il morto

 

Due atti di Gerry Petrosino

 

Intreccio quasi da giallo per un cadavere che resuscita, usurai e vittime quasi da stereotipi, ma pieni di amara ironia che, spesso, colpisce più e meglio della cruda realtà. Una storia apparentemente divertente, perché così la vorrebbe uno dei personaggi, ma che poi si trasforma, nella realtà, in una storia triste ed amara.

I personaggi passano veloci in quest’ambientazione, quasi a voler testimoniare la frenesia della vita, ognuno con il suo fardello di umani vizi. E così si osserva: L’infantile ironia di Alberto, che egli rappresenta in sogno, ed utilizza per nascondere a se stesso e agli altri una realtà che oramai è diventata “Oppressiva”; La fredda determinazione di Alfonso che non esita di fronte al suo problema ad adottare soluzioni estreme; La cinica Assunta, consapevole di essere la possibile “soluzione”;  La normalità di Sebastiano che nasconde però un vizio privato al quale cede impotente non avendo il coraggio di reagire, e poi Dolores, Tassoni, il Notaio, Amalia, il Maresciallo, la Dottoressa Bellella, tutti personaggi che sembrano uno spaccato di una galleria Vivianea, che mette in risalto, con spietata precisione, luci ed ombre di ognuno.